LA DISLESSIA NON E’ UNA MALATTIA

La dislessia non è una malattia, è una semplice varietà neurobiologica, una differenza tra il cervello di un DSA e quello di un lettore medio.
Deriva dalla genetica, così come i tratti somatici di ognuno di noi o il colore dei nostri capelli. Avere la pelle chiara o scura non è, di per sé, un problema a meno che non si è vittime di discriminazione razziale.

Così come esistono leggi che tutelano da tali discriminazioni esistono anche leggi che tutelano dalla discriminazione dei dislessici in ambito scolastico. Il punto è molto semplice: una persona dislessica ha abilità molto più sviluppate rispetto alla media in vari campi, ma d’altra parte legge più lentamente e con più fatica. Se a un dislessico viene somministrato un test che è dipendente dalla velocità di lettura, è come fornire a un daltonico un test basato sul riconoscimento dei colori, è ovvio che avrà difficoltà!

La dislessia è una condizione caratterizzata da problemi con la lettura. Diverse persone ne sono colpite in misura diversa mostrando difficoltà nella pronuncia delle parole, nella lettura veloce, nella scrittura a mano, nella pronuncia delle parole durante la lettura ad alta voce e nella comprensione di ciò che si legge. Perché c’è tanta confusione attorno a questo termine? Perché ancora oggi si pensa che la dislessia sia una malattia e spesso si pongono domande del tipo: “ma si può guarire?” La confusione è una cosa provocata dalla scarsa informazione e spesso e volentieri dallo scorretto uso che si fa del mondo del web, che può diventare fonte di confusione, dubbi ed incertezze. Facciamo un esempio, prendendo in esame un’altra caratteristica umana: il mancinismo. Immaginate un santone, uno di quelli che si finge medico, un “mago della medicina alternativa” che dice di poter curare tutti i mali solo imponendo le sue mani o con la forza del pensiero. Tu sei mancino, ma non sai dell’esistenza del mancinismo e dici al mago che ti senti frustrato perché non riesci a scrivere come la maggior parte dei tuoi compagni, in classe, utilizzando la mano destra. Lui ti dice che è colpa di qualcuno che ti ha fatto qualcosa (gli insegnanti, la famiglia, maga magò… i puffi…) poi ti vende la soluzione, la pozione magica, in cambio di soldi. Ovviamente se tu andassi da un medico vero questo ti direbbe che sei semplicemente mancino e quindi i “maghi” odiano la scienza perché gli rovina la piazza, diffondono notizie errate pur di guadagnare a danno dei poveri innocenti che cercano disperatamente aiuto. In un mondo dove tutti pubblicano di tutto senza verificarne le fonti, la veridicità del loro sapere… i “maghi” hanno veramente vita facile.

È compito degli insegnanti, dei professionisti del settore, della famiglia, e di tutti coloro che conoscono realmente cosa racchiude la parola “DISLESSIA” riempire il cervello di stimoli, di cultura, di input che stimolino interesse, e di sogni da raggiungere, senza mai abbattersi perché ci si ritiene inferiori o diversi dagli altri. Nessuno, che sia dsa o meno, può mai essere uguale ad un altro individuo. Ognuno di noi è speciale, pregi e difetti inclusi, e la dislessia non può, non deve essere considerata una malattia che rende un bambino/ragazzo diverso dai suoi coetanei ma deve essere intesa come un valore aggiunto, come una caratteristica che può essere migliorata per aiutare chi la possiede a sentirsi parte integrante del mondo che lo circonda.
 
Dott.ssa Chiara Basile